Descrizione
Di/Mar 08/07
Fabrizio Bosso Quartet “We Four” (ITA)
Fabrizio Bosso: trumpet
Julian Oliver Mazzariello: pianoforte
Jacopo Ferrazza: doublebass
Nicola Angelucci: drums
Fabrizio Bosso è solista di razza, che attraverso la presenza a fianco di interpreti della canzone come Sergio Cammariere, Raphael Gualazzi e Nina Zilli si è aperto pure la strada dell’apprezzamento di un largo pubblico e di Sanremo. Il trombettista torinese ha iniziato presto la sua carriera musicale, bruciando le tappe: a quindici anni era già diplomato al Conservatorio della sua città e nel 1999, a ventidue anni, era segnalato come “Miglior nuovo talento” dal referendum Top Jazz. La sua carriera è scandita da numerosi CD incisi a proprio nome e dalle collaborazioni con alcuni grandi artisti del jazz, tra cui Franco D’Andrea, Maria Schneider, Gianni Basso, Rita Marcotulli. Con Mazzariello ha dato vita a un omaggio a Chet Baker e successivamente, nel 2014, ha pubblicato il CD “Tandem”, con ospiti come Fiorella Mannoia e Fabio Concato. L’affiatato tandem, allargato a quartetto, ha modo di ampliare in modo significativo la propria tavolozza musicale
Mi/Mer 09/07
Steven Bernstein Sexmob (USA)
Steven Bernstein: slide trumpet
Briggan Krauss: sax alto
Tony Scherr: doublebass
Kenny Wollesen: drums
La particolarità più evidente di Steven Bernstein è quella di avere adottato uno strumento inusuale, poco conosciuto, come la tromba a coulisse. Strumento che sotto il punto di vista espressivo si avvicina al trombone, con la possibilità di dare forma a effetti singolari, gustosi e spesso di carattere umoristico. Ma le qualità del musicista statunitense non si fermano qui: leader di varie formazioni, fine arrangiatore e compositore molto prolifico, Bernstein è stato per dieci anni membro e direttore musicale dei Lounge Lizards di John Lurie, ha diretto la band che si esibisce nel celebre film “Kansas City” di Robert Altman, curandone gli arrangiamenti, ha diretto molti progetti discografici del produttore Hal Willner, tra cui un tributo a Leonard Cohen. Il progetto Sex Mob sviluppa materiali celebri della musica pop, del jazz e brani originali con notevole vitalità e humor: nel suo repertorio si sono incontrate esilaranti interpretazioni di Prince, di Sly Stone e dei Beatles, delle colonne sonore di James Bond, oltre a classici di Ellington. Nel 2006 il disco del quartetto “Sexotica” ha meritato la candidatura ai Grammy Awards nella sezione dei migliori lavori di jazz contemporaneo.
Fr/Ven 11/07
“We exist!” – The Dee Dee Bridgewater Quartet (USA/ITA)
Dee Dee Bridgewater: voice
Carmen Staaf: pianoforte
Rosa Brunello: doublebass & electric bass
Evita Polidoro: drums
La forza espressiva di Dee Dee Bridgewater unisce alle indubbie doti vocali un’istintiva presenza scenica, una capacità comunicativa che si trasmette con vibrante naturalezza. Vincitrice di tre Grammy Awards, voce tersa e ricca di sfumature, tra le più amate sia dal pubblico del jazz che da quello del pop, Bridgewater si distingue sulla scena di oggi per la generosità e per la flessibilità dell’interpretazione, per la propensione a mettersi in gioco, sia nel percorrere le tracce delle sue grandi ispiratrici nel mondo delle musiche nero-americane, che nell’affrontare con temperamento il repertorio della canzone pop di oggi. Tra i suoi modelli, brillano le stelle luminose di Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan. Come lei stessa ha voluto sottolineare, gli aspetti emozionali e narrativi sono elementi fondamentali del suo approccio all’interpretazione e all’improvvisazione: “Tutti i giovani interpreti dovrebbero imparare il modo di raccontare una storia”. E giovani interpreti di alto valore, già da tempo sue collaboratrici, sono quelle che la accompagnano in questa avventura: We Exist!
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